La sicurezza degli operatori è imprescindibile nelle strategie di gara per l’acquisizione dei prodotti
Una recente Sentenza del TAR del Lazio (n. 12516/2014) ha “fatto giustizia” in modo netto e radicale di luoghi comuni e prassi che – per l’acquisizione in gara di prodotti destinati alle Aziende
sanitarie – avrebbero potuto esporre a grave rischio la salute e la sicurezza degli operatori nei luoghi di lavoro qualora non fossero stati adottati provvedimenti adeguati alle finalità di tutela.
Il contenzioso di cui si tratta ha consentito, al di là dei fatti che lo hanno occasionato, di fissare importanti principi di diritto che possono – e devono – guidare tutti gli «addetti ai lavori» verso modi di operare corretti e conformi al dettato legislativo, nell’interesse primario alla «salute e sicurezza» degli operatori sanitari. Tale interesse deve infatti essere garantito, secondo rispettive attribuzioni e competenze, da tutte le figure della prevenzione e protezione, dal datore di lavoro ai preposti, senza peraltro escludere altre figure pure protagonistiche della «prevenzione», quali i medici competenti e i RSPP. I medesimi principi affermati in questa sentenza si prestano, inoltre, a tutelare anche i «pazienti » quali naturali (e non trascurabili!) destinatari
dei servizi prestati dalle azienda sanitarie (1).