La nuova direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE Obblighi e responsabilità di fabbricanti, importatori, distributori e responsabili autorizzati
1. Allineamento della direttiva bassa tensione al “New legislative Framework”
A distanza di oltre 40 anni la storica direttiva sulla “bassa tensione”, attuata in Italia con la L. 791/77, é stata abrogata con effetto dal 20 aprile 2016.
La direttiva 73/23/CEE (d’ora in poi indicata anche come direttiva LVD), successivamente codificata nella direttiva 2006/95/CE, aveva rappresentato il primo esperimento del sistema del “nuovo approccio”, in quanto conteneva pressoché tutti gli elementi che – a partire dalla fine degli anni ottanta – avrebbero portato l’Unione Europea al superamento delle “regole tecniche” direttamente inglobate nei testi legislativi, in favore di una maggiore flessibilità garantita dalla previsione di “requisiti essenziali di sicurezza” obbligatori per legge supportati, da un sistema di “presunzione della conformità” basato sull’applicazione volontaria della normativa tecnica armonizzata.
La direttiva “bassa tensione” ha quindi egregiamente resistito alla prova del tempo, essendo stata assoggettata alle sole modifiche apportate dalla direttiva 93/68/CEE che ha istituito la “marcatura CE” nell’Unione Europea (allora denominata Comunità Economica Europea). Nessuna altra modifica è stata mai apportata al testo della direttiva 73/23/CEE, se si esclude l’opera di “codificazione” che ha portato alla emanazione della direttiva 2006/95/CE, la quale ha integrato in modo organico, in un unico testo, le disposizioni della direttiva 73/23/CEE e le disposizioni della direttiva 93/68/CEE, senza l’introduzione di elementi innovativi.
La decisione della UE di revisionare in modo significativo la direttiva “bassa tensione” deriva dalla necessità di allineamento della stessa al c.d. “nuovo pacchetto legislativo comunitario” costituito dalla decisione 768/2008/CEi e dai regolamenti e 765/2008/CE e 764/2008/CEii.
L’allineamento legislativo, che ha riguardato anche altre direttive, é stato effettuato con l’obiettivo principale di ravvicinare le disposizioni legislative di prodotto al fine di facilitarne l’applicazione da parte degli “operatori economici”, specie nei casi nei quali siano applicabili congiuntamente più direttive comunitarie. L’allineamento é avvenuto, inoltre, con l’ulteriore obiettivo di istituire un unico sistema di vigilanza sul mercato ed alle frontiere U.E. basato sulle prescrizioni del regolamento 765/2008/CE.
Il suddetto processo di aggiornamento e di allineamento ha, quindi, riguardato altre direttive applicabili ai prodotti elettrici quali la direttiva sulla “restrizione nell’uso delle sostanze pericolose” 2011/65/CE (c.d. RoHS2), la direttiva sulla “compatibilità elettromagnetica” (2014/30/UE), la direttiva sugli “ascensori e sui componenti di sicurezza per ascensori” 2014/33/UE, la direttiva sugli “apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva” (2014/34/UE).